Dichiarazione precompilata: ma che il fisco ha la palla di vetro?

Stimo Matteo Renzi, perchè i leader si immedesimano con la loro immagine e devono saper comunicare bene. Comunicando se possibile interventi incisivi e di sostanza, che siano mediaticamente efficaci e si indirizzino a problemi reali. Ci sono tanti bersagli socialmente più opportuni, in proposito, della dichiarazione precompilata. La dichirazione precompilata è un'ottima formula per dare voce al desiderio di semplificazione, di sburocratizzazione, di insofferenza per le scartoffie fiscali. Fatto questo omaggio all'effetto di annuncio, di che si tratta? Oggi la gestione informatica delle dichiarazioni delle persone fisiche funziona ottimamente, essendo esternalizzata rispetto  alla macchina pubblica, soltanto destinataria finale di informazioni, utili solo per i controlli.   Se l'idea è quella di "saltare il commercialista" o il "caf" per stabilire un rapporto diretto contribuente-fisco, il rapporto costi benefici , mi sembra poco vantaggioso per il contribuente rispetto a quanto è costoso per il fisco e il datore di lavoro.  In un contesto di autotassazione ragionieristico-documentale, anzi, la dichiarazione precompilata è quasi una contraddizione in termini. Ciò premesso, andiamo nel particolare pensando allo sforzo organizzativo  per raccogliere le informazioni necessarie a spedire a casa le dichiarazioni precompilate. E' uno sforzo organizzativo enorme, perchè il fisco non ha la palla di vetro informatica, e quindi bisogna caricare i dati dai datori di lavoro, poi rielaborarli e spedirli ai cotnribuenti. Un passaggio anticipato rispetto a quanto avviene già oggi , in modo molto più semplice, tra datore di lavoro e dipendente.   Quindi il datore di lavoro dovrebbe mandare la busta paga anche al fisco, via via, in modo che il fisco mandasse il modello precompilato al dipendente. Non è che dietro al desiderio di semplificare c'è la voglia di  complicare, di acquisire dati, di costringere il datore di lavoro a una busta paga mensile comunicata al fisco, con l'anima dirigistica e fastidiosa della burocrazia che crea seccature per esistere? Nessuna semplificazione ci sarebbe , comunque dove, già oggi, c'è solo il reddito di lavoro e il contribuente non ha nulla da dichiarare. La dichiarazione scatta solo se ci sono "altri redditi" (case affittate o locali, o seconde case nel comune) o oneri deducibili. Tutti questi dati vanno caricati nell'archivio informatico necessario al modello precompilato? Solo il contribuente conosce le sue spese mediche, i suoi oneri deducibili, i suoi scontrini del farmacista!  oggi questo contribuente se ne va bel bello al CAF , spende 20 euro e manda via il 730, con un meccanismo ormai collaudato e che va come un orologio. costando allo stato solo 12,5 euro a contribuente, pari a qualche centinaio di milioni anno, per avere un meccanismo che alla fine è un gioiellino. Non si risparmierebbero neppure i soldi del 730 perchè in tutti i casi in cui lo si fa oggi bisognerebbe farlo comunque. Non serve  imporre il precompilato su questioni dove alla fine contribuenti e CAF sono autsufficienti, il fisco acquisisce i dati e li controlla. Speriamo che le istituzioni  fiscali , che queste cose le sanno, non asseconino la politica in un effetto di annuncio che mette a soqquadro un meccanismo dove non ci sono problemi. Il precompilato rischia di provocare non solo la faticosa alimentazione dei dati, ma anche il modello precompilato non rispondente alla situazione reale. Quando il contribuente se ne accorge, abbiamo pensato alle code all'agenzia?  Ci sono tante cose da migliorare, senza cambiare quello che funziona. Incidentalmente il modello ICI precompilato veniva spedito da molti comuni e spesso regolarmente buttato. Diamo assistenza a chi ne ha bisogno, invece di mandare milioni di precompilati a gente in grado di compilare un modulo o di interagire con una struttura di assistenza. Rendiamoci conto che in moltissimi paesi esteri sviluppati, l'ausilio del professionista, soprattutto per le masse, costa poco ed è normalissimo. Non ha senso costringere impiegati e pensionati ad improvvisarsi sia pure in piccolo "fiscalisti fai da te". Purtroppo semplificare è complicato, ma complicare è semplice. Domanda generale finale: se il fisco già sa quello che devi dichiarare a che serve parlare di autotassazione?   

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